Italia mia......." Caprarola" Viterbo -Palazzo Farnese

  Caprarola.......torno indietro di tanti anni, tanti anni ....ero ancora poco più che bambina   ..... c'era la guerra.......ma è sempre rimasta nel mio cuore.......
Affusolata alla sommità di una collina, nella zona dei Monti Cimini,Caprarola ha due volti e due anime.

All'antico borgo medievale popolato da pastori e contadini si è infatti sovrapposto, nel XVI secolo, un grandioso intervento edilizio urbanistico culminato nella costruzione del Palazzo Farnese, uno dei migliori esempi architettonici del manierismo laziale.

Il Palazzo Farnese fu realizzato su progetto del Vignola, sopra di una rocca pentagonale.  Il Palazzo era inizialmente nato come Fortezza nel punto più alto del paese ma secondo un rinnovato progetto del  Vignola, venne trasformato in una  residenza principesca, una villa - palazzo che ha ancora oggi la solidità di un  castello.   Una strada rettilinea venne aperta attraverso tutto il borgo. La  nuova strada saliva verso il  palazzo Farnese per  accentuare l'effetto scenografico. L'asse rettilineo cinquecentesco, Via Nicolai, conserva ancora oggi  una notevole integrità e omogeneità, arricchita dalla facciata del Duomo e da altre case in parte progettate dal Vignola.
           Palazzo Farnese, il gioiello di Caprarola ,senza dubbio il capolavoro del Vignola
si affaccia sulla piazza con due ampie scalinate convergenti, mentre nella parte superiore ha un bellissimo parco-giardino.  Le sue sale sono mirabilmente affrescate, sono architettonicamente perfette.

Tutto l'abitato, posto a m 510, è circondato da immense coltivazioni di noccioli

Lo sapete come si chiamano  gli abitanti di Caprarola???

"  Caprolatti  "

interno Palazzo

io....ricordo.....di aver  mangiato. a . Caprarola la più buona ricotta della mia vita.....                                                       

Invece , oggi ho pranzato , qui

un  menu semplice, ma genuino, buonissimi i pici alla amatriciana, prezzi nella media.

Poi un giretto in zona, per rivedere il lago di Vico, che ricordavo più grande        forse perchè ero più piccola

ancora un giretto nei dintorni ricchi di faggete e castagni