che sullo stemma comunale sono raffigurati grappoli d'uva in campo azzurro, in omaggio a Noè che dopo le fatiche del diluvio, avrebbe proprio da queste parti fondato il primo villaggio e, per rinfrancarsi ,avrebbe bevuto vino di Vetralla.
Oltre al vino, in zona ci sono abbondanti produzioni di olio d'oliva, ortaggi, cereali, nocciole e legnami.
E' piacevole indugiare tra gli angoli del centro storico, dove sono concentrati palazzotti aristocratici, anche se spesso avviliti da una patina di vetusto grigiore. Palazzi di stile vignolesco si alternano a modeste case addossate l'una all'altra.
Chiese numerose, si distingue fra tutte la chiesa di S. Francesco, ove sono visibili pavimenti cosmateschi, ricchi capitelli, tetto a capriate e si fa subito apprezzare per l'austerità e la sobrietà delle linee romaniche.
Interessante il Palazzo Comunale.
Balcone medioevale della Tuscia Viterbese
Curiosità: E' probabile che sia fra le rare città ,in cui il sindaco debba sposare ogni anno un cerro , Pianta secolare di grandi dimensioni a Pian della Botte.
Famose le terraglie rustiche,con l'inimitabile sberleffo di colore giallo-verde, di Checco Lallo, colui che più di ogni altro simboleggia l'arte dei cocciari di Vetralla ( scomparso alcuni anni fa)
Io che ero una sua assidua cliente, ancosa adesso conservo alcuni pezzi, cocci di uso domestico, cotti ancora nel forno a legno. Sono divenuti quasi pezzi di antiquariato.
Nei dintorni di Vetralla molto interessanti i resti della necropoli di Norchia
Via Franchigena
Informarsi alla proloco di Vetralla in Via Cassia Sutrina
Scarpe comode per visitare questa " città perduta di Norchia"
Un torrente colpito dai raggi del sole sembra come oro nelle vicinanze.
Tratti della famosa Via Franchigena.
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