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domenica 23 febbraio 2014

Mastro Titta





Ieri sera una serata interessante:
Sono andata a sentire una conferenza del Prof: Antonio Parente sulla vita e leggende di Mastro Titta, il famoso giustiziere , di mestiere, che ha avuto al suo attivo più di 500 teste ghigliottinate - Una argomento cruento , raccontato  con un pizzico di ironia, per alleggerire la storia , anche in previsione di una gustosa cena che c'è stata dopo.
Il menu,  naturalmente, tra l'altro prevedeva vino rosso e carne " alla tagliata".

La conferenza si è svolta presso il Sunbay Park Hotel di Civitavecchia organizzata dal Lions, con filmati e fotografie molto interessanti sull'attività di questo individuo.
La signor Rosalba Padroni ed io, Tunni Vianello
abbiamo dato un piccolo contributo con la lettura di alcune poesie di Gioacchino Belli per addolcire l'atmosfera un po' trucidina .
Mi sono divertita ad indossare una mantella rossa come soleva fare Mastro Titta quando , attraversando il ponte di fronte a Castel Santangelo, andava a svolgere il " suo lavoro"


3 commenti:


  1. Argomento un po' macabro, ma sicuramente interessante!!!!
    Brava hai anche letto delle poesie di Gioachino Belli!!!
    " Er canto privìbbito? " Bellissima : Maramao perché sei morto....
    Bella esperienza di sicuro!!! Brava
    Patrizia

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  2. Il tuo intervento nel leggere le poesie di Gioacchino Belli, hanno per fortuna smorzato la cupa serietà del momento, anzi rendendolo più appassionante per l'attualità incredibile di quanto scritto dal poeta romanesco agli inizi dell'Ottocento. La super .... ba interpretazione ha lasciato tutti i presenti di stucco e la tua bellezza ornata della mantella scarlatta (mastrotittiana) ha sicuramente collaborato a rendere la serata più interessante.
    Totonno 'o malommo

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  3. Interessante! Io di Mastro Titta ho letto le sue memorie, si scaricano tranquillamente da internet! Le ho trovate molto istruttive, spiegano come funzionava la giustizia a quei tempi. Descrive molte delle sue esecuzioni, le prime volte doveva costruire lui il patibolo di legno, impiccare il condannato e poi farlo a pezzi con un'ascia, questo tutto da solo. Poi inchiodava i pezzi al patibolo, una vera macelleria. Interessante è il fatto che descrive anche i crimini e la storia dei condannati che giustiziava. Si possono vedere molte similitudini con gli omicidi che succedono anche oggi (gelosia, uccisione del coniuge per sposare l'amante, ecc.). Consiglio di leggerle!
    Klesk

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