A Pietragalla....piccolo paese lucano.....è ancora viva l'usanza di produrre e conservare il vino in antiche caverne scavate nel tenero tufo della zona.
.....o meglio va lentamente scomparendo......Questi antri sono di due tipi....I Palmenti, i luoghi, cioè dove il succo una volta caro agli dei viene premuto e fermentato.
Le grotte -deposito conservano in capaci botti di rovere il vino...I palmenti, all'incirca 300 , sono dislocati a sud del paese , dove c'è una temperatura più mite.
Essi sono formati per lo più da due vani. Nel primo c'è la vasca in cui l'uva viene pigiata, il secondo, che ha una porta di divisione ,è riservata alla fermentazione.
Il mosto e le vinacce rimangono nei palmenti per 21 giorni esatti.....Poi ci sono circa 200 cantine che sorgono a nord del paese dove la temperatura è più fresca.
Il vino prodotto è il rosso locale e viene consumato nella zona.. In dialetto lo chiamano " abbocchevole". cioè nè aspro, nè dolce.
Queste case contadine di un'architettura spontanea sono ora
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| i palmenti |
un interessante attrattiva turistica. La Lucania non finisce mai di stupirci.
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